Si è chiuso con tre assoluzioni il processo nato dall’inchiesta sui presunti illeciti commessi nella realizzazione del Twiga Beach Club di Otranto, il lido destinato ai vip e mai realizzato per l’intervento della magistratura nel 2017, a cui il manager Flavio Briatore aveva inizialmente legato il proprio marchio salvo poi revocarlo alla luce dell’inchiesta penale.
I giudici della Corte d’Appello di Lecce hanno assolto i tre imputati: Raffaele De Santis, imprenditore idruntino legale rappresentante della società Cerra committente dei lavori; Pierpaolo Cariddi, all’epoca dei fatti progettista dei lavori; ed Emanuele Maggiulli, ex capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Otranto. I tre, nel processo di primo grado, erano stati condannati rispettivamente: De Santis a 3 anni e 3 mesi di reclusione; Cariddi a 3 anni e 9 mesi; e Maggiulli a 4 anni.
Rispondevano, a vario titolo, di occupazione abusiva di demanio, falso e abuso d’ufficio. Per il reato di occupazione di demanio marittimo, relativo a un intervento su un varco risultato poi su area demaniale, sono stati assolti perché il fatto non sussiste; prescritto il reato di falso ideologico; caduta la contestazione dell’abuso d’ufficio in quanto il reato non è più previsto dalla legge. È stata inoltre revocata la confisca dei manufatti con la restituzione alla società proprietaria.