“Sì, è vero: rinunciamo al campionato di B2. Le voci corrono e vanno più in fretta di tutte le emozioni contrastanti che ci stanno letteralmente divorando. Non è stata una decisione facile, non è stata neanche voluta, ma necessaria e improvvisa”. Così l’Ascd Europa annuncia il ritiro dai campi della squadra di pallavolo femminile di Bari. “Non stiamo festeggiando, siamo distrutti, siamo arrabbiati, così come tutto il team biancorosso. Vi diamo questa notizia per noi tristissima allegandovi la foto del momento in cui abbiamo raggiunto quel traguardo, nel 2019. Ci abbiamo messo tanto, con non poco sacrificio ad arrivare in B2 e lo dobbiamo a noi, alla nostra forza e a tutte le persone che in questi anni sono state al nostro fianco, ma gli ingranaggi non sempre si incastrano alla perfezione e ogni tanto bisogna essere capaci di fare dei passi indietro, di ammettere che il baratro dell’incertezza è troppo grande per poter saltare ad occhi chiusi e rischiare di non poter arrivare alla fine dell’anno. Adesso vi spieghiamo, lo dobbiamo a voi, così come lo dobbiamo a noi, perché ci serve mettere nero su bianco tutto quanto”.
“Da una parte c’è l’incertezza nei confronti del futuro: nel corso di questi anni, negli ultimi mesi in particolare, abbiamo ricevuto tante promesse sul nostro caro Pala San Pio. Eppure, ad oggi, non c’è nulla di concreto su lavori effettivi che lo riguarderanno – continua la società -. Ci vorrà del tempo, molto tempo, per poter tornare ad utilizzarlo sul serio. Se dovessero partire i lavori, saremmo senza una casa, se non dovessero partire subito, saremmo con una casa che dovremmo lasciare ogni volta che piove, ogni volta che qualcosa va storto. Nessuno si è degnato di darci risposte. Navighiamo nell’incertezza e nel Municipio 5, lo sapete, altri spazi non ce ne sono. Una soluzione la troveremo comunque, non ci arrendiamo facilmente. Resta solo una certezza: eravamo l’unica squadra femminile di pallavolo in B2 a Bari. Ma non siamo mai stati tanto importanti quanto il calcio. Si, sappiamo che non è la stessa cosa però, vogliamo specificarlo: non chiedevamo né maxischermi, né nuovi spalti. Volevamo solo la garanzia di uno spazio per i piccoli e per poter giocare qui, nella nostra casa, con la nostra B2. Un diritto che ci è stato tante volte negato”.
“Dall’altra parte c’è un mercato sempre più competitivo ma anche, lasciatecelo dire, malsano. C’è qualcosa che non funziona in tal senso. Ma non spetta a noi entrare nel merito. Tanti fattori hanno reso necessario prendere una decisione nelle ultime ore. Una decisione che ci costa caro perché non è facile. Non lo è per nulla: tornare indietro non lo è mai, ma è spesso necessario, magari per prendere la rincorsa e trovare il modo di fare meglio. Adesso ci tocca ricominciare da capo o meglio, ripartire. Ma forse va bene così. Sarà, anche se lo scriviamo con un magone enorme allo stomaco, un modo per crescere ulteriormente. Ci dispiace solo e ci dispiace tanto, che sia accaduto così, perché fino a pochi giorni fa noi eravamo sicuri di voler partecipare al campionato di B2, ma soprattutto, eravamo consapevoli dei rischi e volevamo provare a tuffarci comunque, poi però ha vinto il resto, hanno vinto gli ostacoli. Eppure ci credevamo tanto, volevamo crederci perché ci abbiamo messo tanto cuore in questi anni. Ringraziamo le persone che ci hanno creduto fino alla fine, non ultima la cara Rosa Ricci che aveva confermato con noi anche quest’anno ma che, giustamente, in assenza della B2, non ha ritenuto più valide le condizioni. Siamo sicuri (e speriamo) che troverà presto un’altra squadra e siamo certi della fortuna che società e atlete avranno nell’averla al timone. Sono stati anni preziosi, anche grazie alle persone che hanno fatto parte di questo viaggio e lo hanno reso possibile: tutti, dal primo all’ultimo. Adesso ci rimbocchiamo le maniche e ci rimettiamo al lavoro per ricostruire, ripartendo dal settore giovanile. Non staremo fermi, statene certi. È solo un arrivederci – conludono – noi nel sogno di un palazzetto pieno di voci di ragazzi e bambini che vivono di sport, nel sogno della B e forse anche in sogni più grandi, ci crediamo. E non smetteremo mai di crederci, al di là di tutto, al di là di ogni ostacolo”.