Torniamo ad occuparci della storia del papà che nella notte ha colpito la porta della medicheria del Pronto Soccorso dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, ferendosi alla mano, con le schegge che hanno poi raggiunto il medico, ferito al volto, direttamente con Saverio Andreula, presidente di Opi Bari. Il genitore, in un’intervista rilasciata a noi di Quinto Potere, ha raccontato che ha atteso due ore e mezza al Pronto Soccorso per far visitare suo figlio autistico con 39 di febbre.
“Continuiamo a sostenere l’esigenza di un confronto diretto con chi sull’argomento ha un potere, come il Prefetto, la Regione Puglia, i Direttori Generali – spiega -. I colleghi sono mortificati di quanto accaduto, si sono preoccupati del bimbo accompagnato e sono stanchi di subire queste forme di pressioni che non aiutano. Mancano telecamere, poi ci sono lunghe attese e c’è carenza di personale. I genitori pretendono immediate risposte ai problemi di salute dei loro piccoli. Un Pronto Soccorso pediatrico dovrebbe quantomeno un sistema di comfort come quello del Policlinico, questa invece è una struttura che francamente a dimensione di bambino. Giusto che vengano presi provvedimenti a tutela del proprio personale, ma sarebbe meglio anche progettare un qualcosa che eviti il più possibile questi episodi continui. Il mio appello è quella di vederci il prima possibile”.