“Il mio ruolo nell’ambito della CISAL e, prima ancora, la mia lunga storia sindacale mi impongono di non rimanere silente di fronte alla triste sorte, che la nostra classe politica locale, sta riservando all’AMTAB Spa. La scarsa attenzione nei confronti di tale società da parte di chi ha la responsabilità politica di offrire ai cittadini baresi un servizio di trasporto pubblico degno dell’importanza della nostra città ha cominciato a manifestarsi già da tempo, allorquando alla guida dell’AMTAB Spa sono stati via via designati, non esperti del trasporto come ci si attenderebbe, ma professionisti di altri settori (in primis, avvocati), che al momento del loro insediamento non possedevano neppure le minime nozioni in materia e che, nella migliore delle ipotesi, hanno cominciato a capire qualcosa di trasporto pubblico proprio svolgendo il ruolo di Presidente in AMTAB”. Inizia così il comunicato a firma di Piero Venneri, Segretario Confederale della CISAL.
“A tanto si aggiunga il fatto che nella Giunta Comunale di Bari non è stato istituito un Assessorato ai Trasporti ed alla Mobilità e che, di fatto, le relative funzioni vengono svolte per delega dal nostro Sindaco, con le energie ed il tempo che gli residuano, dopo aver adempiuto alle normali funzioni che gli competono e ai tanti impegni istituzionali, al prestigioso (per lui) ruolo di Presidente dell’ANCI, agli impegni collegati alle altre tante e rilevanti deleghe che ha avocato a sé (Polizia locale, Protezione civile, tutte le Società partecipate, Avvocatura, Urbanistica, Edilizia privata, Gestione del Territorio) ed alle tante dirette sui social network – continua -. Negli ultimi tempi, dopo la disastrosa gestione dell’Avv. Pierluigi Vulcano (sulla quale non occorre dilungarsi, dal momento che è sufficiente ricordare la voragine nei conti, lasciata in eredità ai cittadini baresi), avevamo sperato in un significativo cambio di rotta e, invece, increduli e sgomenti abbiamo, dapprima assistito alle dimissioni di uno stimato professionista, quale è l’Avv. Sabino Persichella, dalla carica di Presidente, proprio quando diveniva improcrastinabile l’approvazione di un bilancio. Poi alla nomina quale Presidente della Prof.ssa Angela Donvito, che, avendo rivestito, durante la Presidenza dell’Avv. Vulcano, il ruolo di Consigliere di Amministrazione, certamente rappresentava una scelta in continuità con tale precedente politica gestionale. Poi a continui ed estenuanti rinvii per l’approvazione di un bilancio aziendale (del quale evidentemente non si riusciva a trovare la quadra), che la dicono lunghissima sul fatto che la situazione contabile dell’azienda fosse assai complicata e rischiosa”.
“E, poi infine, come se la povera AMTAB ne avesse ancor bisogno, al ritardo nel rinnovo all’Avv. Domenico Mariani dell’incarico di Direttore Generale per l’omessa adozione del necessario provvedimento di distacco da parte del consiglio d’amministrazione dell’Asi, guidato ora dall’Avv. Pierluigi Vulcano (la cui strada da anni finisce per incrociarsi con quella dell’AMTAB). Tale rinnovo incomprensibilmente tarda da ormai due mesi e l’Azienda è del tutto allo sbando, al punto che girano voci tra gli impiegati che all’ex Direttore Generale, senza alcuna autorizzazione, sarebbe concesso di entrare in azienda e di avere accesso alla stanza del Direttore e di mettere mano tra i documenti riservati aziendali. È persino superfluo ricordare che la figura del Direttore Generale è fondamentale per l’AMTAB e che, in sua assenza, ogni decisione, non solo strategica, ma anche gestionale, da mesi viene differita e che Bari è l’unica delle 11 città metropolitane ad avere un’Azienda di Trasporto priva del suo necessario Direttore Generale ed a vivere uno stato di paralisi amministrativa ed organizzativa. Pertanto con la presente rivolgo un appello a tutte le forze politiche responsabili ed all’intero Consiglio Comunale di Bari ad adoperarsi per porre fine alla deriva dell’AMTAB, ricordando a tutti che il Comune di Bari è il socio unico dell’AMTAB Spa ed è responsabile, sul piano giuridico e contabile di ogni danno che l’Azienda ed i suoi lavoratori subiranno, e sul piano politico di ogni disservizio che i cittadini baresi sopporteranno”.