“Lo avevo raggiunto in Puglia perché volevo passare del tempo con lui, non per fare sesso. Ma non è stato così. Ha abusato di me in due occasioni”. Le parole, pubblicate su repubblica, sono dell’accusatrice del regista canadese e premio Oscar per Crash, Paul Haggis, arrestato a Ostuni con l’accusa di violenza sessuale e lesioni aggravate.
La giovane ragazza inglese, che sui social e nella vita usa uno pseudonimo, è stata soccorsa presso l’aeroporto di Brindisi dove ha raccontato alla Polizia di non aver mai dato il consenso al regista nell’avere un rapporto sessuale. Di parere contrario il regista che tramite il suo avvocato, Michele Laforgia, giura di essere innocente e di voler rispondere a tutte le domande.
I due si sono conosciuti ad aprile e da lì sono iniziati i contatti come dimostrano le centinaia di messaggi ora agli atti. Decidono poi di incontrarsi in Puglia, dove Haggis stava lavorando dopo un periodo di stop a causa di alcune accuse di molestie sessuale che lo avevano messo fuori gioco a Hollywood. Era a Ostuni per girare lo spot Mesagne capitale della Cultura e per l’Allora Fest.
Arrivata in Puglia la donna dorme nella stessa stanza di Haggis dove si consuma la prima violenza. Secondo quanto raccolto lei è scossa ma subisce il fascino del premio Oscar. Dopo una giornata nella Valle d’Itria, la sera c’è il presunto secondo episodio di violenza da cui nasce una lite e l’arrivo in aeroporto dove, come documentato dalle telecamere, viene scaricata dallo stesso Haggis.