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Pediatrico Bari, 10 ore di fila per una visita: caos al Pronto Soccorso. Medici di base sotto accusa

1 Agosto 2022
– Autore: Eleonora Francklin
1 Agosto 2022
– Autore: Eleonora Francklin

Pronto soccorso affollati con attese che durano anche 10 ore prima di essere visitati dal medico in servizio. È ciò che capita negli ospedali pugliesi, anche al Pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Stando alle numerose segnalazioni che ci arrivano in redazione, sono sempre più frequenti i casi in cui una famiglia, anche con un bambino di pochi mesi, è costretta ad aspettare ore prima della visita e in alcuni casi si arriva al punto di tornarsene a casa e sperare che il giorno dopo l’attesa sia inferiore.

Ma come dice il detto, il pesce inizia a puzzare dalla testa. Il problema, infatti, sta a monte. Nei pronto soccorso pugliesi manca il personale. I medici di urgenza sono sempre meno, mancano gli operatori sanitari e il personale di assistenza, ciò significa che i pochi medici presenti sono stremati da turni più lunghi rispetto a quelli che dovrebbero fare. Senza parlare del fatto che in tutto questo caos che si registra nei pronto soccorso ci mette lo zampino anche la medicina territoriale.

Medici di base e pediatri visitano sempre meno i pazienti, costretti a ricorrere al pronto soccorso nel caso in cui si presenta qualche patologia che necessita di una visita, stando a quanto denunciano dell’emergenza-urgenza ospedaliera e 118. È capitato a un’anziana donna barese costretta a rivolgersi al pronto soccorso dopo che il medico di base non l’ha vistata, nonostante giorni di febbre alta e tampone negativo. Si è scoperto poi che la donna era affetta da polmonite ed è stata ricoverata d’urgenza e attaccata all’ossigeno. Un ricovero che probabilmente si sarebbe potuto evitare se fosse stata visitata prima e la terapia datale non fosse stata solo antiinfiammatorio e poi antibiotico.

Così anche tanti bambini, spediti al Giovanni XXIII perché alcuni pediatri, complici anche il Covid, non visitano più. Si vocifera che ci siano negli studi medici lettini usati come deposito per medicinali o altre scartoffie. Ovviamente non bisogna fare di tutta un’erba un fascio, ma le criticità sono esistenti e non bisognerebbe sfogare la propria rabbia verso quel medico che probabilmente viene da turni estenuanti e non ha più le forze per tirare avanti, accusando anche sindrome da stress e guadagnando meno di un medico di base o di un pediatra.

Di certo l’unico modo per riuscire ad arginare tutto questo è una presa di posizione da parte della Regione Puglia sulla medicina territoriale, tornando a essere attivi sul territorio e cercando di affollare sempre meno i pronto soccorsi a cui spesso si ricorre anche solo per una semplice febbre.