Torniamo ad occuparci del caso delle morti sospette all’interno del Pediatrico di Bari, con 6 decessi registrati tra il 2018 e il 2022 di piccoli pazienti che hanno contratto infezioni da Klebsiella e stafilococco dopo essere stati sottoposti a interventi di cardiochirurgia pediatrica. Sul caso è stata aperta un’indagine da parte della Procura di Bari, mentre l’ispettore del Nirs Natale Cavallo ha inviato alla Regione un verbale di “considerazioni preliminari” dopo le ispezioni, secondo quanto riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno. Dagli atti consegnati dal Policlinico (solo una parte è stata conferita), non è emerso “in maniera chiava e univoca l’esistenza di protocolli operativi per la gestione delle infezioni ospedaliere e di una procedura per la comunicazione di tali casi dal Giovanni XXIII alla direzione sanitaria del Policlinico”. Il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha chiesto la scorsa settimana al direttore generale del Policlinico di trasmettere gli atti mancanti.
Ma non solo. Dalla relazione del Nirs è emerso che “le motivazioni della carenza di personale medico afferente alla Cardiochirurgia pediatrica deriverebbero dal clima di metus (paura) creato da alcuni Direttori con procedure disciplinari attivate nei confronti del detto personale, costretto a allontanarsi per vari motivi dal luogo di lavoro”. L’ipotesi è che questo clima instaurato possa aver avuto ripercussioni anche nell’assistenza ai pazienti.