Avrebbe abusato dal 2016 al 2021 di due adolescenti da quando avevano solo 13 anni, corrompendoli con vestiti, cellulari, sigarette, qualche dose di marijuana e soldi dai 10 ai 50 euro per ogni prestazione sessuale. Sono queste le ipotesi di reato per un 62enne di Gravina accusato di violenza sessuale aggravate e continuata, prostituzione minorile. Le indagini si sono svolte per 18 mesi con 1500 contatti telefonici tra lui e le sue vittime.
L’uomo al momento è stato condotto in carcere. Negli atti depositati in Procura ci sono i racconti delle due vittime, adesso 18enni, dei loro amici e familiari. Una delle due vittime ha sottolineato che all’inizio non capiva il significato delle sue azioni, ma il senso di vergogna è aumentato negli anni. Diventato maggiorenne ha confessato il tutto alla zia e poi alla madre. “Solo così ho trovato il coraggio di denunciare”.
Stando alle dichiarazioni raccolte dagli inquirenti, il 62enne era conosciuto dalla madre del ragazzo che ha deciso di denunciarlo e credeva che le sue attenzioni fossero destinate a sopperire alla mancanza della figura paterna e a fornire un aiuto economico alla famiglia, insegnando ai ragazzi un mestiere.