Continua senza sosta l’azione di tutela del patrimonio ittico svolta dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari nei porti e lungo il litorale pugliese. Nella settimana scorsa, i finanzieri delle Sezioni Operative Navali di Brindisi, Gallipoli e Taranto, durante mirate attività di contrasto alla pesca di frodo, nelle rispettive circoscrizioni di servizio, hanno sequestrato oltre 6.000 esemplari di ricci di mare (denominazione scientifica Paracentrotus Lividus), la cui raccolta è specificatamente regolamentata nella quantità e nel periodo. I 5 responsabili individuati, uno dei quali peraltro è risultato essere titolare di una pescheria, sono stati verbalizzati con l’applicazione delle previste sanzioni amministrative. Il prodotto ittico, ancora vivo, è stato invece rigettato in mare per consentire la ripopolazione delle preziose colonie marine.
Il fenomeno della illecita raccolta di ricci reca un danno ingente al commercio ed alla leale concorrenza della filiera ittica ed impatta, in termini assolutamente negativi, sul delicato equilibrio biologico dell’ecosistema marino pugliese, contribuendo ad accelerare la lenta e continua “scomparsa” di queste preziose risorse ittiche dai nostri mari e causando una vera e propria “desertificazione” dei fondali. Il costante presidio del litorale costiero e delle acque marittime di competenza regionale del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, oltre ad assicurare, attraverso il mantenimento dell’operatività nell’arco delle 24 ore, una decisa azione di prevenzione e contrasto degli illeciti perpetrati, rende pertanto possibile la salvaguardia delle risorse marine e ambientali.