“Voglio andare via da Bari”. Abdoul, il 22enne originario della Guinea pestato da una baby gang in stazione, è molto scosso da quanto gli è successo. Ha deciso di diffondere il suo stato di salute mentre si trova ricoverato al Policlinico di Bari con un occhio tumefatto, naso dolorante e i vari segni del pestaggio sul volto e sul corpo. Era di ritorno da Polignano, dove lavora come barman. “Ho paura a girare per Bari e per un periodo mi trasferirò a casa del mio titolare a Polignano. Stavo camminando da solo e prima di adesso non è mi era mai successo nulla”. Secondo quanto raccontato dal 22enne nessuno sarebbe intervenuto per fermare il pestaggio. Nel frattempo la Polizia ferroviaria ha confermato l’accaduto tramite le telecamere di videosorveglianza.
Sul caso è intervenuto anche don Angelo Cassano referente di Libera Puglia e parroco della chiesa di San Sabino a Bari. “Il pestaggio avvenuto sabato sera da parte di una baby gang alla stazione nei confronti di un ragazzo di 22 anni della Nuova Guinea che tornava a casa dopo il lavoro è l’ennesimo atto che avviene in questa città dove vengono colpiti i più deboli e questa volta con l’aggravante di un aggressione razzista. Molti hanno paura di denunciare ma quello che colpisce è l’indifferenza di chi assiste a questi episodi e fa finta di nulla come l’altra sera nel sottopasso della stazione dove molti hanno visto e si sono girati dall’ altra parte. Questa città non può continuare ad essere indifferente e perbenista svegliamoci da questo torpore della coscienza reagiamo e cerchiamo di capire cosa sta succedendo nel mondo di questi nostri ragazzi perché siamo tutti responsabili di questa situazione”.
Ad agire sarebbero dei ragazzi, anche minorenni. Sono tante le segnalazioni per la città, sia nel quartiere Madonella, ma anche nella città vecchia. La baby gang potrebbe essere la stessa che qualche giorno fa ha prima sputato e poi aggredito di spalle un giovane in piazza Ferrarese.