Gli agricoltori pugliesi protestano per la carenza di acqua. Decine di imprenditori agricoli questa mattina hanno incatenato i trattori davanti ai cancelli dei pozzi perché “l’acqua viene erogata a singhiozzo, spesso non arriva proprio e alberi da frutto, mandorli e olivi seccano”. Lo denuncia Coldiretti Puglia, spiegando che “il gesto eclatante è stato messo in atto dinanzi ai cancelli di Pozzo della Parata a Bitonto dagli agricoltori ormai stanchi di vivere ogni anno una emergenza con l’erogazione dell’acqua a singhiozzo con turni che non riescono a garantire la corretta irrigazione dei campi”.
“A risentire è tutto il settore agricolo divenuto rovente e secco – denuncia ancora Coldiretti Puglia – con oltre 164 milioni di metri cubi di acqua in meno rispetto alla capienza degli invasi, con i prodotti agricoli di stagione a rischio nei campi”. Medesima situazione critica a Palo del Colle con il Pozzo Difesa che “non funziona a causa di problemi elettrici che inibiscono il funzionamento delle pompe”. Problemi vengono inoltre segnalati ad Adelfia, Terlizzi e Putignano, sempre nel Barese. Secondo l’associazione di agricoltori, “con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione”.
“I campi e le stalle – conclude Coldiretti Puglia – sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità con la fallimentare gestione dell’acqua e della bonifica in Puglia, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete”. Per questo Coldiretti ha chiesto “ai Prefetti della Puglia un tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua e siccità che affronti senza indugio annose quanto impellenti questioni a carico di Arif (Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali) e dei consorzi di bonifica commissariati”.