Nel Policlinico di Bari sono stati eseguiti tre trapianti di fegato, di cui uno d’urgenza su una paziente con un’epatite fulminante, in soli 5 giorni. Salgono a 13 da inizio anno al Policlinico di Bari gli enterventi di questo tipo effettuati con successo. A eseguirli il nuovo responsabile dell’unità operativa di chirurgia epato-biliare, il professor Francesco Tandoi, giunto all’ospedale universitario barese dell’ospedale Molinette di Torino, uno dei centri specializzati con il più alto volume di attività trapiantologica in Italia. La notizia arriva in prossimità della Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti che si terrà il 16 aprile.
“Abbiamo effettuato due trapianti di fegato con organi provenienti da donatori pugliesi, i riceventi sono stati un uomo di 58 anni e una donna di 59 proveniente dalla Calabria. Poi è arrivato un caso in urgenza. Una donna di 56 anni di Taranto con un’epatite fulminante. In 48 ore siamo riusciti ad effettuare il trapianto con un fegato messo a disposizione dal Crt Lazio”, spiega il professor Tandoi, che si è laureato alla scuola di medicina di Bari e poi per 13 anni è stato dirigente medico della chirurgia generale alla Città della Salute e della Scienza le Molinette di Torino, specializzandosi nei trapianti di fegato.
“Qui a Bari – aggiunge il professor Tandoi – ho trovato una situazione molto fertile, con un team di chirurghi e operatori molto motivato. Lavorare a Torino mi ha dato la possibilità di imparare tanto e ora ho la possibilità di portare qui quel bagaglio tecnico che sicuramente servirà per potenziare questa attività”.
“Siamo certi che la eccellente professionalità e il carisma del professor Tandoi – afferma il professore Loreto Gesualto, coordinatore del Centro Regionale Trapianti – daranno un grande contributo all’attività del nostro Centro regionale trapianti e ai nostri pazienti in attesa di trapianto. L’attività trapiantologica di fegato, rene e cuore quest’anno è già molto intensa (46 trapianti da inizio anno). Desidero rivolgere ancora una volta un appello alla donazione. Se raggiungiamo questi risultati, se salviamo vite umane lo dobbiamo all’eccezionale generosità dei donatori che hanno espresso il consenso in vita o delle famiglie che, nonostante il dolore, scelgono di donare, facendo il più grande atto d’amore”.
“L’attività trapiantologica è altamente specialistica, richiede un impegno multidisciplinare che solo alcuni centri di eccellenza sono in grado garantire e qui al Policlinico continueremo a fare investimenti per dare una seconda opportunità di vita ai pazienti in lista d’attesa per un trapianto”, conclude il direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria barese, Giovanni Migliore.