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Policlinico di Bari, eseguiti due interventi sul cranio con la realtà aumentata: tra i pazienti un 17enne

31 Gennaio 2025
– Autore: Raffaele Caruso
31 Gennaio 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Al Policlinico di Bari è stato sperimentato l’uso della realtà aumentata per effettuare due interventi di ricostruzione cranica. A eseguirli è stato Francesco Signorelli, direttore dell’unità operativa di Neurochirurgia, con il supporto di un visore in corrispondenza dell’occhio che gli ha permesso di vedere, restando sul campo operatorio, la ricostruzione eseguita in fase di programmazione dell’intervento, e posizionare così la protesi con una maggiore precisione.

“Abbiamo effettuato due interventi di ricostruzione cranica – spiega Signorelli – procedure che realizziamo frequentemente al Policlinico di Bari. Si tratta di operazioni con una doppia finalità: rimuovere un tumore che infiltra l’osso del cranio e, contemporaneamente, procedere alla ricostruzione tramite protesi. In passato, questi interventi venivano eseguiti in due fasi distinte, prima la demolizione e poi la ricostruzione. Oggi, grazie alla programmazione pre-operatoria e all’uso di protesi customizzate, possiamo eseguire entrambe le fasi in un unico intervento, riducendo i rischi per il paziente”.

Il primo intervento, evidenzia il Policlinico in una nota, è stato eseguito su una giovane donna colpita da un tumore benigno. Il secondo su un ragazzo di 17 anni al quale è stata ricostruita con precisione la zona cranica. Quanto all’utilizzo del visore, Signorelli evidenzia che “uno dei principali vantaggi di questa tecnologia è la possibilità di trasmettere in tempo reale tutti gli step dell’intervento chirurgico, rendendolo un prezioso strumento didattico e di supporto per altri chirurghi, anche a distanza”.

“Il Policlinico di Bari – conclude il direttore generale, Antonio Sanguedolce – investe in ricerca e sviluppo per garantire ai cittadini cure sempre più avanzate e sicure. L’innovazione tecnologica può migliorare l’accuratezza e l’efficacia delle procedure chirurgiche”.