Con l’arrivo dell’estate il sistema sanitario locale è messo a dura prova. Il caldo di questi giorni ha causato disidratazione e febbre alta soprattutto negli anziani, ma ha anche aumentato l’accesso al Pronto Soccorso del Policlinico. Il nosocomio, tanto detestato ma sempre ricercato dall’utente in difficoltà, ha avuto negli ultimi giorni una media di 200 accessi quotidiani. “Questo è un dato inerente al Pronto Soccorso centrale, ma bisognerebbe aggiungere anche il numero di accessi al pronto soccorso di oculistica, ginecologia e pediatria” sottolinea Francesco Balducci, segretario regionale Nursind.
“Il Policlinico è visto come un ospedale di eccellenza da chiunque debba affrontare un qualsiasi problema. Sta di fatto però che, come ogni estate, dobbiamo far fronte a un depotenziamento consueto del personale, a cui non si possono negare le ferie, ma anche a una carenza cronica del personale. Da sempre chiediamo alla Regione Puglia di porre rimedio. C’è una carenza di 15mila infermieri e di medici, perché la branca di specializzazione è poco appetibile”.
“L’unico modo di poter gestire questo afflusso di pazienti nei pronto soccorso bisognerebbe fare come fatto a Foggia. Nella provincia è stato implementato un servizio dove c’è una unica struttura a livello provinciale che gestisce e coordina i ricoveri. Al Policlinico invece succede che vengono presi in carico 70 pazienti in attesa di essere sistemati nei reparti. Se avessimo avuto lo stesso servizio avremmo potuto smistare i pazienti tra i vari ospedali del territorio. Noi siamo sotto pressione come lo sono i pazienti”.