Si chiude oggi l’ultimo appuntamento con i mercatini estivi a Polignano a Mare. Da un lato il Sindaco della cittadina di Domenico Modugno, Vito Carrieri, è fiero di aver affidato per la prima volta con un bando pubblico; dall’altro, Davide Marzolla, organizzatore di manifestazioni analoghi, lancia il suo affondo. L’accusa, in parole povere, è quella di aver affidato tutto persino in meno di cinque giorni, senza che fossero stati rispettati i requisiti del bando, a un’associazione che non avrebbe dovuto nemmeno partecipare perché nello statuto non prevede questo genere di attività. Per Marzolla un “ciambotto” riuscito male. A detta del primo cittadino, invece, gli uffici avrebbero agito nel rispetto della legge pur avendo agito a strettissimo giro.
Al netto delle interpretazioni, resta uno scenario obiettivo. Le prime due date del 4 e 11 agosto sono saltate, recuperate dai mercatini del 14 e 15 agosto, pur non sapendo che genere di affidamento sia stato scelto ed essendo questi due giorni fuori dall’elenco delle date previste dal bando. In tanti hanno notato che l’eccellenza è rimasta sempre e solo sulla carta. La mercanzia venduta non era certo (per la maggior parte) quella artigianale frutto dell’ingegno del lavoro dell’uomo: tovaglie, elettrodomestici, giochi per bambini, biancheria. Insomma le so solite cose della fiera di paese.
Si sono lamentati i cittadini e i commercianti di Polignano, ma anche i venditori reclutati dall’associazione aggiudicataria nel “parco” di Marzolla. La beneficenza? Alla fine si è stati costretti a installare due gazebo, uno sulla fibromalgia e l’altro per la promozione dell’abbandono della plastica nel mondo. La confusione sui modi e i tempi dell’assegnazione non ha aiutato a distendere i nervi. Secondo alcune indiscrezioni sarebbero state interessate le autorità competenti. Dopo aver affinato l’organizzazione nel mese precedente, per chi ne ha voglia può andare oggi a Polignano e constatare personalmente.