“A seguito dei lavori assembleari abbiamo assunto un solenne impegno nei confronti dei dipendenti della Polizia Locale di Bari, ovvero porre fine ad una mancata applicazione della normativa vigente”. A ribadirlo è la CISL FP BARI riguardante l’applicazione dell’articolo 22 comma 3-bis, legge 96/2017 che riguarda l’espletamento dei servizi in carico al personale di Polizia Locale per terze parti.
La legge recita che a decorrere dal 2017, le spese del personale di polizia locale, relative a prestazioni pagate da terzi per l’espletamento di servizi di cui all’articolo 168 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di sicurezza e di polizia stradale necessari allo svolgimento di attività e iniziative di carattere privato che incidono sulla sicurezza e la fluidità della circolazione nel territorio dell’ente, sono poste interamente a carico del soggetto privato organizzatore o promotore dell’evento e le ore di servizio aggiuntivo effettuate dal personale di polizia locale in occasione dei medesimi eventi non sono considerate ai fini del calcolo degli straordinari del personale stesso. In sede di contrattazione integrativa sono disciplinate le modalità di utilizzo di tali risorse al fine di remunerare i relativi servizi in coerenza con le disposizioni normative e contrattuali vigenti.
“Vogliamo che la Legge venga rispettata, anche come prevede la stessa Carta Costituzionale, Legge Suprema, all’art. 3 enunciando tra i principi fondamentali, quello dell’uguaglianza. La legge è uguale per tutti, anche per il Comune di Bari. Oggi assieme ad altri quattro colleghi abbiamo presentato la segnalazione alla Corte dei Conti. Gesto forte ma determinato da una serie di rivendicazioni, partite sin dal 2017, che non hanno avuto alcun ascolto, nessun riscontro. Ora il nostro fiato si farà sentire anche nelle stanze della Corte dei Conti. Non molleremo, come abbiamo sempre fatto, per la Categoria”.