Torniamo ad occuparci del caso di Angela Valeria Lepore, l’agente di polizia penitenziaria di Toritto, scomparsa il 17 luglio del 2014 per un’infezione da calcolo renale e dopo essere stata sottoposta a tre interventi chirurgici negli ospedali di Bari e Taranto. I giudici della Suprema Corte hanno cancellato senza rinvio le condanne a 1 anno 4 mesi per intervenuta prescrizione inflitte in primo e secondo grado nei confronti dei due medici dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Il reato è prescritto, resta solo la conferma del risarcimento ad alcuni familiari.
“È una sconfitta per tutti gli italiani, è una sconfitta dello Stato. Mia figlia è stata ammazzata due volte e la seconda è stato lo Stato a farlo, nonostante nelle prime due sentenze fosse stato scritto che Valeria è stata lasciata sola a morire – le parole del papà di Valeria -. Un omicidio colposo si prescrive in sette anni e mezzo, in 2.737 giorni per la precisione e di questi 1.202 sono stati persi per rinvii di udienza, per notifiche sbagliate o perché mancava un avvocato o un giudice. È stato perso così tanto tempo e si è arrivati alla prescrizione dei reati. Quanto meno i medici imputati sono stati condannati alle spese”.