Dodici pescatori pugliesi sono stati rinviati a giudizio per la protesta dell’8 ottobre 2019 che blocco il portò di Bari. In 500 si diedero appuntamento nel capoluogo pugliese per mostrare il proprio dissenso contro il caro carburante e le direttive dell’UE: nell’occasione furono fatte esplodere anche alcune bombe carta e due poliziotti rimasero feriti.
Le accuse nei confronti dei dodici sono quelle di manifestazione non autorizzata, lancio o utilizzo di materiale pericoloso nel corso di pubbliche manifestazioni, resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale, interruzione di pubblico servizio e lesioni personali aggravate. Altri due pescatori sono stati invece assolti dall’accusa di violenza privata dopo aver impedito il transito di autotrasportatori e turisti bloccando il varco della Vittoria. Il processo prenderà il via il 3 aprile 2024.