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Potenza, furbetti del vaccino all’ex Don Uva: tra gli indagati il vescovo Ligorio

12 Gennaio 2022
– Autore: Eleonora Francklin
12 Gennaio 2022
– Autore: Eleonora Francklin

Il vescovo di Potenza, Salvatore Ligorio, indagato per concorso in peculato per aver ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer il 6 gennaio 2021, quando la campagna vaccinale era appena iniziata ed era dedicata esclusivamente a medici, operatori sanitari, ospiti e personale delle residenze per anziani.

La prima dose, all’epoca tanto agognata, era stata somministrata al vescovo presso l’ex Don Uva di Potenza. Insieme a lui sono indagati anche il direttore sanitario della struttura residenziali per anziani e disabili, Rocco Maglietta, il direttore amministrativo Roberto Galante e il coordinatore infermieristico Francesco Sagaria.

Quest’ultimo ha iniettato la dose al prelato, ma stando alle indagini della Procura di Potenza, sotto istigazione dell’indagata Angela Maria Sabia, conosciuta come Suor Carla, che prima di Universo Salute gestiva la residenza per anziani con le suore dell’ordine delle Ancelle della Divina Provvidenza.

L’accusa sottolinea che il vescovo Ligorio non aveva nessuno dei requisiti fissati dal Ministero della Salute per ottenere la prima dose di vaccino all’inizio della campagna vaccinale.