I RIS, durante il sopralluogo di domenica, hanno trovato alcune tracce di sangue nell’appartamento al quinto piano da cui è caduto Francesco Vitale, il 46enne pierre barese morto a Roma dopo la caduta dal palazzo in via Pescaia nel quartiere Magliana. L’odore di varechina era impercettibile, segno del fatto che l’abitazione era stata ripulita per nascondere qualsiasi traccia. Qualcosa però deve essere sfuggita, il campione del sangue è stato così prelevato e sarà sottoposto ad accertamenti. Resta da capire se appartiene alla vittima o ad altre persone. L’inquilino 35enne dell’appartamento, unico indagato a piede libero, ha dichiarato che probabilmente quel sangue era suo perché si era tagliato nei giorni antecedenti ala tragedia. Durante l’interrogatorio non è emerso nulla, l’uomo ha ammesso di non conoscere la vittima e di non sapere cosa ci facesse nella sua abitazione. Le indagini vanno avanti.