La Procura di Brindisi a breve conferirà l’incarico per poter svolgere l’autopsia sul corpo di Clelia Ditano, la 25enne morta dopo una caduta di oltre 10 metri dal vano ascensore della palazzina dove abitava con i genitori a Fasano in via Piave. L’esame sarà eseguito dal medico legale Domenico Urso all’inizio della prossima settimana, tra martedì o mercoledì. I Carabinieri ed i tecnici dello Spesal stanno completando la lunga fase degli accertamenti sull’impianto e sulle autorizzazioni in possesso.
Al momento l’inchiesta della procura è aperta contro ignoti e l’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo. Le indagini sono condotte dai carabinieri che sin da subito hanno posto sotto sequestro l’ascensore. Da quello che sarebbe emerso in questa prima fase l’incidente che ha provocato la morte della ragazza potrebbe essere avvenuto tra l’1:30 e le 2.
Sono stati ascoltati anche alcuni amici della vittima che solitamente si fermavano a parlare con lei anche in tarda serata. Convinti che la 25enne fosse rientrata definitivamente in casa quella sera non avrebbero dato peso al fatto che non fosse scesa a salutarli. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare, infatti, un simile incidente. La ragazza, infatti, dopo aver lasciato la borsa ed altri effetti personali nel suo appartamento, voleva scendere dal quarto piano utilizzando l’ascensore ma è precipitata nel vuoto perché la cabina non era risalita come lei credeva.