Svolta nelle indagini sulla tragica morte di Clelia Ditano, la 25enne deceduta dopo essere precipitata dal quarto piano nel vano ascensore della palazzina in cui viveva a Fasano in via Piave. L’amministratore dello stabile di proprietà di Arca Nord Salento è stato iscritto al registro degli indagati per omicidio colposo nell’inchiesta aperta dalla Procura di Brindisi. Un passaggio fondamentale per l’autopsia che sarà affidata a due medici legali.
Attese anche la perizia sul telefonino della ragazza, incarico che sarà conferito ad un ingegnere informatico, e quella sull’ascensore che resta ancora sotto sequestro. Bisognerà accertare se si è trattato di un guasto, se il malfunzionamento dell’impianto era stato segnalato e le ultime attività di manutenzione.