Sanitaservice pugliesi al centro di polemiche e di inchieste. Sul polverone che si è scatenato sulle aziende di servizio delle Asl pugliesi abbiamo intervistato Antonio La Scala, coordinatore del Nirs, Nucleo Ispettivo Sanitario Regionale chiamato in campo dallo stesso assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, con una delibera di Giunta. “Siamo stati chiamati a fare una ispezione sulle Sanitaservice non solo per volere dell’assessore Palese, ma anche per via delle innumerevoli segnalazioni, anonime e firmate, che ci sono giunte”.
Stando a quanto appreso in questi ultimi giorni pare che le Sanitaservice abbiano inviato i documenti a riprova della loro posizione. Notizia non del tutto vera come sottolinea lo stesso La Scala. “Mi hanno contattato dicendomi che i documenti sono pronti, ma la consegna non è ancora stata pervenuta perché dobbiamo accordarci sulla data di consegna data la mole degli incartamenti”.
In molti, dopo il polverone che si è alzato sulle Sanitaservice, mettono in dubbio la loro esistenza. “Le anomalie sono ancora da verificare. Solo alla conclusione dell’ispezione si potrà dire se c’è o no uno spreco. Prima di giudicare bisogna avere le prove necessarie”.
Nel frattempo sulla Sanitaservice continuano a fioccare segnalazioni, come l’ultima in cui una dipendente, conosciuta dalle Forze dell’Ordine, che pare abbia aggredito un dirigente perché pretendeva l’assunzione di un parente. E proprio tra le inchieste sulla Sanitaservice c’è quella in cui sono stati messi al setaccio i nomi dei dipendenti tra i quali spiccano personaggi legati al mondo della criminalità barese.