Skip to content

“Nelle scuole prodotti a chilometro zero ma biologici”, il Tar dà ragione alla Ladisa: gara nel barese da rifare

14 Maggio 2023
– Autore: Eleonora Francklin
14 Maggio 2023
– Autore: Eleonora Francklin

I prodotti devono essere sì a chilometro zero e filiera corta, ma devono essere biologici. Su questo punto il Tar ha dato ragione alla Ladisa in merito a una causa intentata dalla stessa nei confronti di un Comune del barese. Nello specifico si tratta di una gara da 546mila euro, con i pasti a 5.50, vinta dalla Pastore di Casamassima. Nella gara d’appalto era prevista l’attribuzione di 18 punti per alimenti da chilometro zero e filiera corta e c’era un chiaro riferimento ai Cam 2020, ovvero i criteri adottati dal ministero dell’Ambiente. Stando a questi parametri i concorrenti dovevano fornire prodotti biologici da chilometro zero e filiera corta tra le categorie ortaggi, frutta, legumi e cereali. La Ladisa in questa gara e in questo paramento ottenne 14 punti, mentre la Pastore 12 punti presentando come prodotto a chilometro zero e filiera corta solo l’olio extravergine di oliva. per io giudici “la commissione avrebbe dovuto tener conto e verificare che il prodotto fosse anche biologico”. Il punteggio assegnato al vincitore è dunque stato ritenuto sproporzionato. Adesso per il Tar è tutto da rifare e l’aggiudicazione dovrà essere annullata e bisogna ripresentare le offerte, Chissà se succederà la stessa cosa con la gara da 14 milioni di euro indetta dal Comune di Bari per le mense scolastiche. Gara per cui la stessa Ladisa ha presentato ricorso al Tar per delle anomalie, come l’incontro tra il R.u.p. e uno degli aggiudicatari durante l’espletamento della gara.