Elio Sannicandro, direttore generale dell’Asset (Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio) indagato per tentata induzione a promettere utilità in concorso con l’assessore Gianni Stea e l’avvocato barese Salvatore Campanelli, è stato ascoltato ieri pomeriggio in Procura nell’ambito dell’inchiesta della Procura sulla gestione dell’ufficio regionale per la mitigazione del rischio idrogeologico.
È stato lo stesso Sannicandro a voler essere ascoltato dalla Procura. Il dirigente ha depositato una memoria per spiegare di aver agito sempre nell’interesse dell’Ente, rispondendo a tutte le domande dei pm. Una delle vicende contestate risale all’1 marzo 2019 quando, nel corso di un incontro con una azienda di Noci incaricata della direzione dei lavori di mitigazione del rischio idrogeologico in un comune del Barese che aveva un contenzioso con la Regione, Sannicandro e Campanelli – ricostruisce la Procura – avrebbero chiesto denaro per risolvere la controversia.
“All’origine di questa vicenda – ha spiegato ai magistrati il direttore di Asset – ci sono le revoche degli incarichi professionali e un contenzioso, patrocinato dall’Avvocatura dello Stato, per i danni arrecati proprio dagli autori della denuncia. Confidiamo che sarà ristabilita al più presto la verità dei fatti e sancita la mia estraneità a qualsiasi ipotesi di reato”.