Polo della Protezione Civile acquistate dalla Regione al doppio del prezzo sul mercato. È l’ennesimo attacco sferrato dalla consigliera del Movimento 5 Stelle, Antonella Laricchia, in merito allo scandalo scoppiato in via Gentile dopo l’arresto dell’ex capo della Protezione Civile ed ex dirigente regionale, Mario Lerario, in carcere dal 23 dicembre.
Secondo la consigliera pentastellata la produzione delle 600 polo, destinate agli operatori della protezione civile, pare sia stata affidata a una azienda senza fare una ricerca di mercato. “Trattandosi di soldi pubblici dovevano chiedere più preventivi”.
La Laricchia ha spiegato che l’offerta per 300 polo inizialmente era di 36.50 euro a pezzo, senza iva, per quelle a manica corta e di 38.50 euro per quelle a manica lunga. Prezzo che è variato con le varie richieste fatte dalla protezione civile. Le maglie oltre ad essere in cotone con bordo manica con costina, nastrino parasudore, cuciture ribattute, 3 bottoni, spacchetti laterali, etichetta ricamata e personalizzazione del ricamo, dovevano avere anche i loghi sul petto, sulla manica destra e sinistra e sulla schiena e personalizzazione per le autorità. “La ditta ha chiarito i nuovi prezzi in 57.50 euro per le polo a maniche corte e 59.50 euro per quelle a manica lunga”.
“Senza chiedere ulteriori preventivi, la Regione Puglia non ha badato a spese e per la fornitura di abbigliamento operativo per il personale della sezione della Protezione Civile Regionale ha acquistato 600 polo spendendo in totale 35mila euro” ha sottolineato la Laricchia.
“A differenza loro – conclude la consigliera -, noi che teniamo ai soldi pubblici abbiamo contattato un’altra società chiedendo un preventivo per magliette con le stesse caratteristiche, compresi i loghi e le cuciture previste nell’atto dirigenziale. Il risultato è stato un prezzo di mercato che si aggira intorno ai 30 euro per maglietta, contro i quasi 60 spesi dalla Regione. La ditta in questione ci ha proposto anche una ulteriore possibilità ancora più economica con la stampa dei loghi, invece dei ricami, che farebbe scendere il costo delle polo a 12 euro l’una. Se la Regione avesse voluto risparmiare avrebbe potuto farlo semplicemente richiedendo diversi preventivi o pubblicando un avviso selettivo. Invece ancora una volta si è scelto di sperperare i soldi dei pugliesi”.