Le spese per la gestione dei migranti da parte della Protezione Civile dal 2017 al 2021, sotto la guida di Mario Lerario, l’ex numero arrestato lo scorso 23 dicembre, hanno registrato un aumento vertiginoso rispetto alle annate precedenti secondo quanto emerso dalla relazione di Nicola Lopane, il dirigente che ha preso il posto di Lerario, consegnata ai componenti della Prima commissione regionale.
Se dal 2017 al 2019 le spese ammontavano a circa 550mila euro di media all’anno, nel 2020 la spesa è salita fino a 1 milione e 612 mila euro fino ai 2 milioni e 570mila euro fatti registrare nel 2021.
Nel biennio 2020-2021 sono stati investititi circa 4,1 milioni di euro per l’acquisto e per l’installazione di moduli abitativi, servizio mensa, lavori di somma urgenza per illuminazione dei campi, come si legge su La Repubblica. Il nodo da sciogliere resta sempre quello relativo alle ditte che hanno vinto i vari appalti, sono diversi infatti i nomi ricorrenti, a partire dalle due aziende di Donato Mottola e Luca Leccese, i due imprenditori che si trovano agli arresti domiciliari per aver consegnato delle tangenti a Lerario.