“Vittima del dovere”. Il giudice del lavoro di Bari Francesco De Giorgi, con una sentenza del 12 marzo, ha riconosciuto lo status per Paola Labriola, la psichiatra uccisa nel 2013 da Vincenzo Poliseno, paziente del centro di igiene mentale situato in via Tenente Casale, nel quartiere Libertà di Bari. I familiari della vittima avevano presentato ricorso contro il ministero dell’Interno e l’Asl Bari che aveva negato la qualifica della psichiatra uccisa come “vittima del dovere”. Un passaggio necessario affinché i suoi eredi avessero diritto ai benefici di legge. Il giudice invece ha ordinato al Ministero dell’Interno, al termine di un’analisi delle complesse disposizioni di legge che regolano la materia, di inserire Paola Labriola nell’elenco delle “vittime del dovere”, condannando anche l’Asl Bari al pagamento di circa 200mila euro in favore degli eredi come “speciale elargizione” e degli assegni vitalizi mensili di 1500 euro in favore di ciascuno di essi. Concessa loro anche l’esenzione dal pagamento del ticket per qualsivoglia prestazione sanitaria.
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- di: Raffaele Caruso
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