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Puglia, in via Gentile il Palazzo che scotta: dubbi su montaggio pellicole solari

8 Gennaio 2022
– Autore: Antonio Loconte
8 Gennaio 2022
– Autore: Antonio Loconte

Nella gestione della cosa pubblica targata Lerario ci sono diversi punti oscuri, domande senza riposta anche quando a farle con un’interrogazione ufficiale è un consigliere regionale. Il rappresentante istituzionale snobbato è Antonio Salvatore Trevisi, ex rappresentante di ciò che resta dei 5 Stelle. L’argomento era uno di quelli particolarmente scottanti, sotto ogni punto di vista. Parliamo infatti degli interventi di efficientamento energetico mediante il montaggio di pellicole solari sui vetri della sede regionale pugliese in via Gentile 52, a Bari. Nessuna risposta, dicevamo, eppure le domande poste erano di una semplicità disarmante.

Trevisi interroga l’assessore dell’epoca per chiedergli intanto se i lavori di montaggio di pellicole solari sulle superfici vetrate dell’immobile di Via Gentile in Bari siano stati effettivamente portati a termine e se siano state liquidate completamente le relative spese alla ditta esecutrice dei lavori. Il sospetto, infatti è che i vetri dell’immobile, per lo meno una parte delle vetrate siano sprovviste di pellicole solari. In secondo luogo l’ex consigliere vorrebbe sapere sulla base di quali presupposti siano stati ordinati i lavori in economia per il potenziamento dell’impianto di climatizzazione mediante fancoils e se gli stessi siano conformi a quanto previsto dall’art. 125 del D.lgs. 163/2006 allora vigente. Anche in questo caso il sospetto è che il lavoro non sia stato fatto a regola d’arte. Niente, dicevamo, nessuna risposta.

Trevisi e tutti i cittadini pugliesi sono rimasti con la curiosità di sapere come vengono spesi i soldi di tutti i contribuenti da dirigenti e burocrati della Regione Puglia, finiti nell’occhio del ciclone e accusati dell’accusa più infamante: corruzione. In quella interrogazione, l’ex consigliere Trevisi ripercorreva le fasi della storia che andava chiarita.

Con atto dirigenziale n. 123 del 04/04/2016 della Sezione Provveditorato-Economato è stata approvata la perizia per “l’intervento di efficientamento energetico mediante montaggio di pellicole solari su superfici vetrate dell’immobile di Via Gentile n. 52 in Bari” ed è stata indetta la procedura di gara con procedura negoziata mediante utilizzo della piattaforma EMPULIA, con procedura ristretta ai sensi dell’art. 125, comma 8 del codice degli appalti allora vigente per un importo dei lavori pari a circa 31mila euro e veniva assunta obbligazione giuridica vincolante non perfezionata per la somma di 31mila euro.

“Dalla relazione istruttoria del suddetto atto – scrive ancora Trevisi – si evince che i lavori si rendevano necessari in quanto la sede della Regione Puglia situata in Via Gentile in Bari è dotata di ampie superfici vetrate in tutte le direzione che producono un elevato apporto di raggi solari e di calore all’interno degli ambienti con disagio per i dipendenti e anche un aumento dei consumi energetici in quanto necessita una maggiore potenza frigorifera per il condizionamento estivo, pertanto si riteneva necessaria l’applicazione di pellicole a risparmio energetico, montate solo sulle vetrate esposte a est e a sud, al fine di ridurre “del 90% l’apporto di calore solare abbattendo l’apporto di raggi UV'”.

A quanto pare un palazzo di vetro solo nella forma, un po’ meno nella sostanza degli atti attualmente al vaglio della Procura, della Guardia di Finanza e dalla prossima settimana anche della Task Force voluta dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per passare al setaccio tutti gli atti a firma di Lerario, su cui capi Dipartimento e Gabinetto sarebbero stati distratti.

L’interrogazione era particolarmente analitica. Riportava infatti che le superfici interessate dall’attività erano pari a 1250 metri quadri e riguardavano tutte le finestre orientate a sud e a est di entrambi i corpi di fabbrica dell’immobile. Con atto dirigenziale n. 143 del 15 aprile 2016, inoltre fu aggiudicata definitivamente la gara alla ditta MAD snc di Nardò (che aveva offerto un prezzo di 19.234,80 euro, pari ad un ribasso del 28,5%) ed assunta l’obbligazione giuridica perfezionata per la somma di 31mila euro sul capitolo 3535 del bilancio 2016, si diede altresì atto di provvedere a liquidare periodicamente, con successivi provvedimenti, le spese su presentazione di regolari fatture emesse dalla ditta esecutrice dei lavori. Si tratta di lavori avviati il 6 settembre 2016 e, con atto dirigenziale n. 437 del 26 settembre 2016, la Sezione Provveditorato-Economato liquidava la fattura emessa dalla ditta MAD snc, in data 19 settembre 2016, “nell’importo di 17.760,00 euro per lavori di I SAL e 1.776,00 euro per IVA al 10% come per legge”. È a questo punto che l’ex consigliere Trevisi si interrogava e chiedeva all’assessore rimasto silente. Considerato che dell’atto dirigenziale n. 577 del 17 novembre 2016 si evince che, nonostante l’avvio dei lavori di montaggio delle pellicole solari, “a seguito di verifiche microclimatiche presso i locali oggetto dell’intervento si è definito di potenziare l’impianto di climatizzazione madianite fancoils con resa termica maggiore e si sono ordinati i lavori in economia.

È stata pertanto acquisita agli atti dell’ufficio e protocollata la fattura emessa in data 3 novembre 2016 dalla ditta Co.geo srl di Valenzano (BA) di importo pari a 7.600 euro per lavori e 760,00  euro per IVA al 10%. Col suddetto atto dirigenziale si provvedeva a liquidare la fattura dei lavori in economia emessa dalla Ditta Co.geo srl nell’importo di 7.600,00 euro ditta e 760,00 euro per IVA al 10%. In particolare, poi, dall’atto dirigenziale n. 577/2016 emerge che per la liquidazione della fattura si fa riferimento alle “disponibilità di bilancio regionale relativamente al cap. 3535, sul quale è già stata assunta obbligazione giuridicamente non perfezionata con la somma di 31.000,00 euro, con atto n. 123/2016, necessaria per l’intervento in parola”, nonostante con atto dirigenziale 143/2016 fosse già stata assunta l’obbligazione giuridica perfezionata per la somma di 31.000,00 euro sul capitolo 3535 del bilancio 2016 per i lavori affidati alla ditta MAD.

Volendo sintetizzare la ricerca per atti dell’ex consigliere, la domanda delle domande è: le pellicole solari commissionate e pagate sono state effettivamente installate? In fondo domandare è lecito, ma in alcuni casi rispondere è dovere non cortesia. Aspettiamo una risposta in modo da archiviare una vicenda controversa aperta 5 anni fa anche e soprattutto per il bene dell’ente pubblico, dei dirigenti e delle aziende coinvolte.