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Purificatori d’aria a scuola, i presidi: “Soldi ben spesi efficaci oltre il Covid”

18 Marzo 2022
– Autore: Raffaele Caruso
18 Marzo 2022
– Autore: Raffaele Caruso

Gli istituti scolastici del Barese negli ultimi mesi hanno investito parecchie risorse in purificatori e sanificatori. Che spese sono state fatte? Come sono state investite queste risorse? Quinto Potere si è recato in tre scuole per indagare.

La prima tappa è all’Istituto Alberghiero e Tecnico Commerciale Consoli-Pinto di Castellana Grotte. “Abbiamo preso la decisione di acquistarli, dopo un’indagine di mercato, perché nel momento del picco pandemico costituivano un elemento di prevenzione, soprattutto in ambienti molto ampi – spiega il preside Giuseppe Verni -. Funzionano in maniera continua e costante, resteranno anche dopo l’emergenza Covid perché il fine è quello di purificare l’aria e grazie a questi riusciremo a mantenere sani gli ambienti”.

La seconda tappa è invece al Liceo Cartesio di Triggiano. “Oltre a distanziamento e mascherine, c’era da curare l’aspetto dell’aria – racconta la preside Maria Morisco -. Abbiamo avuto a disposizione circa 80mila euro, abbiamo acquistato, dopo un’indagine di mercato, 16 purificatori da mettere nei diversi ambienti come auditorium, laboratori e palestra. L’aria sanificata poi arriva nelle aule, i genitori hanno accolto positivamente questa scelta”.

L’indagine di Quinto Potere si chiude all’Istituto Tecnico Economico Lenoci. “Abbiamo investito circa 20mila euro per l’acquisto di purificatori d’aria. Il mercato era pieno di questi prodotti ed era necessaria una cernita accurata, ci siamo affidati a dei produttori di un certo spessore – conferma Gaetano Dabbicco -. La qualità dell’aria è molto importante, il Covid ce lo ha fatto ricordare”.