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Qualità delle cure e dell’assistenza sanitaria: la Regione Puglia viene promossa dal Ministero per l’anno 2022

15 Luglio 2024
– Autore: Raffaele Caruso
15 Luglio 2024
– Autore: Raffaele Caruso

La sanità pugliese, nel 2022, supera “l’esame”: la Regione, infatti, risulta essere “adempiente” nelle pagelle del ministero della Salute in tutte e tre le aree, quella ospedaliera, quella distrettuale e prevenzione. Questo è quanto emerge dal rapporto sul Nuovo sistema di garanzia (Nsg), lo strumento attraverso il quale lo Stato valuta e assicura a tutti i cittadini che l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea) avvenga in condizioni di qualità, appropriatezza ed uniformità.

In sostanza, la qualità delle cure e dell’assistenza sanitaria vengono esaminate attraverso la valutazione di 88 indicatori, distribuiti per macro-aree di assistenza: 16 per la prevenzione collettiva e sanità pubblica; 33 per l’assistenza distrettuale; 24 per l’assistenza ospedaliera; 4 indicatori di contesto per la stima del bisogno sanitario; 1 indicatore di equità sociale; 10 indicatori per il monitoraggio e la valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta) La Puglia, nel 2022, ultimo anno di analisi, si trova al di sopra della soglia di adempienza in tutte e tre le aree di assistenza.

Il report ministeriale evidenzia un miglioramento rispetto al 2021 sia nell’area distrettuale, con un punteggio che passa da 61,7 a 70, sia nell’area della prevenzione collettiva, con un punteggio che sale da 67,8 a 76. Analizzando i singoli indicatori dell’area prevenzione, emerge il punteggio inferiore alla soglia di sufficienza dell’indicatore sugli stili di vita (55,9) e dell’indicatore relativo alla proporzione di persone che hanno effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato per mammella, cervice uterina e colon-retto (46,8). Nell’area distrettuale, gli indicatori più critici sono: l’intervallo allarme-target dei mezzi di soccorso (punteggio pari a 57); il consumo di farmaci antibiotici (punteggio pari a 47,9); il numero di anziani non autosufficienti in trattamento sociosanitario residenziale (40,4 nel 2022). Per quanto concerne l’area ospedaliera si osserva la criticità relativa all’indicatore sui parti cesarei.