Il tema del reddito di cittadinanza e degli over 55 a disoccupati continua a essere centrale. Se ne discute nelle sedi istituzionali, ma anche al bar e in piazza. Nel nostro ultimo articolo abbiamo dato voce a un datore di lavoro in difficoltà nel cercare collaboratori. Questa volta abbiamo intervistato un 55enne, Nanuccio del Cep, che dopo 30 anni di lavoro adesso è disoccupato e vorrebbe tanto tornare a lavorare.
Il problema, però, come sottolinea in maniera concitata, è dato dalla difficoltà da parte delle aziende di assumere persone con età superiore ai 50 anni a causa delle tasse troppo elevate. “Lo Stato detassasse gli stipendi così i titolari possono assumere più persone anche gli over 50”.
“A me non interessa il reddito di cittadinanza, io sono nato faticatore e voglio lavorare. Lo Stato perché invece di dare il reddito di cittadinanza non mette veramente a lavorare chi sta a casa?” L’esempio Nanuccio ce lo dà con piazza Garibaldi. Un giardino, come più volte da noi segnalato, in cui c’è bisogno di una manutenzione e pulizia costante. Impiegare i disoccupati sarebbe la soluzione più ovvia, ma come sempre tra dire e il fare c’è dimezzo lo Stato.
“Qui c’è gente che muore di fame. Dobbiamo andare a rubare per sopravvivere? Se dobbiamo continuare a vivere in queste condizioni, forse è meglio morire”.