La Regione Puglia interviene per supportare concretamente il sistema delle imprese pugliesi in difficoltà a causa del blocco del meccanismo di cessione dei crediti fiscali da “bonus edilizi” deciso dal Governo nazionale. Su elaborazione concertata tra Presidenza, Assessorato al Bilancio e Assessorato allo Sviluppo Economico, il disegno di legge discusso e diventato legge, oggi, con l’approvazione del Consiglio regionale, ha la finalità di salvaguardare anche i livelli occupazionali del comparto edile e dell’intero indotto, sbloccando i crediti fiscali “incagliati”, cioè i crediti che giacciono nei cassetti fiscali dei contribuenti senza trovare acquirenti sul mercato.
“Una misura attesa e fortemente voluta da tutti gli operatori del settore e che farà ripartire i cantieri e le opere bloccate da troppo tempo sul territorio regionale”, ha commentato il presidente Michele Emiliano.
“Si tratta di una misura attraverso la quale ci incarichiamo di sostenere le imprese pugliesi che sono rimaste prigioniere dei crediti fiscali incagliati – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci -. Con questo provvedimento, regolamentiamo – evitando speculazioni – la cessione di tutti crediti fiscali delle aziende.
“Le nostre scelte politiche, le nostre competenze, le nostre risorse economiche sono tutte orientate a sostenere il tessuto economico pugliese che abbiamo accompagnato e stiamo accompagnando in questa fase di trasformazione spesso turbolenta, convinti di proporci, in questa maniera, in un fattore imprescindibile per la buona crescita e il buono sviluppo della Puglia”, dice il vicepresidente e assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese.
L’intervento legislativo impostato con un meccanismo semplice e immediato, nel rispetto dell’ultimo decreto nazionale sul tema, il Decreto Legge n. 11 del 2023, consente agli Enti pubblici regionali e alle società controllate dalla Regione, non inclusi nell’elenco annuale ISTAT sulle pubbliche amministrazioni, di acquisire dalle banche o dalla banca capogruppo i crediti fiscali derivanti da interventi edilizi effettuati da imprese aventi sede legale oppure operativa sul territorio regionale, relativi a immobili ubicati sempre in Puglia.
La stessa banca sarà tenuta a garantire, attraverso un’apposita clausola contrattuale, il buon fine del credito.
Ciascun ente e società emanerà quindi uno o più bandi rivolti agli istituti di credito per acquisire, con procedura “a sportello”, in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino a esaurimento della capacità fiscale disponibile, i crediti da portare in compensazione.
Dal canto loro le banche che cederanno i crediti garantiranno il reimpiego sul territorio della capacità fiscale liberata, provvedendo all’acquisizione di ulteriori crediti di imposta relativi a interventi su immobili ubicati nel territorio pugliese ed effettuati da imprese avente sede legale e/o operativa nella Regione Puglia, così innescando un meccanismo virtuoso nella circolazione dei crediti fiscali.
Al fine di monitorare l’attuazione della legge, di vagliare costantemente le problematiche relative alla cessione dei crediti edilizi e, soprattutto, di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta nella circolazione dei crediti fiscali, viene poi istituito presso la Presidenza della Giunta regionale un Tavolo tecnico di confronto, presieduto dal Capo di Gabinetto e composto dai rappresentanti degli enti e delle società regionali, oltre che dalla Commissione regionale dell’Associazione Banche Italiane e delle associazioni di categoria.