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Regione Puglia, Emiliano salva Sannicandro: altri due anni come dg Asset

24 Novembre 2022
– Autore: Redazione Quinto Potere
24 Novembre 2022
– Autore: Redazione Quinto Potere

Per altri due anni Elio Sannicandro resterà a capo dell’Asset, l’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio. Lo ha deciso la giunta regionale dopo che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha deciso di rinnovare la fiducia al tecnico. Una scelta che arriva dopo l’approvazione del consiglio regionale della riforma Arpal, che prevede il cambio della governance per tutte le agenzie regionale che non sono guidate da un cda. Quindi per Asset rimarrà solo il direttore generale sul quale si concentrano tutte le funzioni decisionali e al momento non verrà introdotto un consiglio di amministrazione, come invece fatto per Arpal.

“Vista la proroga della nomina voglio presupporre che sia stata fatta una valutazione con dati alla mano – dice il consigliere regionale – Chiederò ufficialmente se hanno valutato che il cambio di governance non fosse utile in questo caso, visto che la riforma Arpal lo ha previsto per tutte le agenzie” scrive il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Marco Galante. “La proroga di Sannicandro – afferma il consigliere del Pd, Fabiano Amati – dimostra che era soltanto una scusa quella di rinviare la discussione sulla riforma Arpal per espanderla a tutte le agenzie regionali. Questa proroga è quindi una confessione. Nonostante vi sia la legge che istituisce i cda, si opera con la proroga – aggiunge – Emiliano le aveva provate tutte per salvare Cassano. Anche a costo di entrare in queste contraddizioni, che sono la conferma di una modalità dell’esercizio del potere che va a cambiata”.

Su Sannicandro resta ancora in piedi il procedimento in cui è indagato per falso ideologico in concorso per l’assegnazione di alcune opere in una gara d’appalto per il nuovo ospedale San Cataldo a Taranto, come commissario straordinario di Asset. Nel febbraio del 2022, come assessore del Comune di Giovinazzo, era stata disposta l’imputazione coatta per un presunto abuso d’ufficio commesso per il demansionamento di un funzionario che da architetto è finito nell’ufficio Anagrafe. Chiesta invece l’archiviazione della sua posizione in un altro procedimento per il quale era indagato per alcuni appalti sul dissesto idrogeologico.