“I ricci di mare sono ormai quasi estinti nel nostro mare e per consentirne il ripopolamento non c’è altro modo che fermarne la pesca per tre anni. È quanto prevede la proposta di legge che ho predisposto e presentato dopo aver ascoltato biologi ed esperti, e che è stata sottoscritta da venti colleghi di tutte le forze politiche, che condividono il mio allarme e la volontà di un’azione forte che preservi la sopravvivenza dei ricci di mare”. Ad annunciarlo è Paolo Pagliaro, capogruppo in Consiglio regionale de La Puglia Domani. “Il loro prelievo è diventato così massiccio, che nell’Adriatico e nello Ionio sono praticamente scomparsi: la richiesta da parte dei ristoranti è troppo alta per consentire il ripopolamento naturale dei ricci – ha aggiunto -. A lanciare l’allarme è stato uno studio scientifico condotto già due anni fa dagli studiosi dell’Istituto di Ricerca Oceanografica di Israele. Se cinquant’anni fa si potevano contare fino a dieci esemplari per metro quadrato nelle secche marine, oggi sono rarissimi e spesso di dimensioni inferiori a quelle consentite per il prelievo: 7 centimetri di diametro. Un riccio impiega dai quattro ai cinque anni per raggiungere questa grandezza, ma non gli viene dato il tempo di crescere”.
Far west piazza Moro, testimonianze alla controra: “Seguita fino al portone. Presidiate il cantiere”
- di: Raffaele Caruso
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