Il consiglio regionale non si occuperà più della decadenza da consigliere dell’ex assessore al Personale Giovanni Stea. Il punto è stato depennato dopo che Stea, autosospendendosi da assessore, ha depositato il ricorso contro la decisione del Tribunale di Bari che lo aveva dichiarato incompatibile all’incarico regionale per un debito di 8mila euro. Il ricorso presentato da Stea sospenderà la decadenza fino alla sentenza di secondo grado, puntando a dimostrare che il pagamento è stato effettuato nel 2015, quando lo stesso ex imprenditore agricolo aveva presentato un piano di ravvedimento per debiti che aveva accumulato nel corso del suo lavoro, tra cui anche gli 8mila euro contestati nel 2021 dalla Legista, prima non eletta che vorrebbe subentrare al suo posto. Inoltre l’ex assessore ha deciso di presentare una istanza all’Agenzia delle Entrate per farsi rimborsare gli 8mila euro, pagati due volte ingiustamente.