Non si placano le polemiche sull’emendamento approvato dal Consiglio Regionale pugliese che, in caso di eventuali dimissioni del governatore Michele Emiliano prima della fine della legislatura, permetterà ai consiglieri di restare in carica altri sette mesi, oltre al tempo necessario per indire le nuove consultazioni, quindi circa 10 mesi, con il vicepresidente che guiderà la Giunta. L’emendamento, che di fatto salva la legislatura e regala ben 96mila euro a consigliere, è passato con il voto segreto, su cui però aleggia un’atmosfera di mistero.
E spunta un’altra clamorosa indiscrezione. Sarebbe stato proprio Emiliano ad ordinare l’emendamento secondo voci che girano in Regione. Il governatore intanto però smentisce e rincara la dose. “Hic manebimus optime. Starò benissimo qui. Sono e resto il presidente della Regione: chi l’ha detto che mi devo dimettere prima del tempo? Se la sono suonata e se la sono cantata da soli”, le parole con riferimento ai consiglieri di maggioranza e di opposizione. E Decaro, sindaco di Bari e in pole per raccogliere l’eredità di Emiliano alla Regione, dovrà comunque restare fermo un anno dopo la fine del suo mandato e aspettare il 2025 per candidarsi.