L’estate è alle porte e dunque è sacrosanto riaprire una delle attrazioni più caratteristiche della città di Bari: la crack room che si trova sotto la muraglia a pochi passi dal museo di Santa Scolastica. Dopo un mese di servizi e denunce, la Polizia Locale magicamente venne a conoscenza dell’esistenza della crack room e fu posta una rete. Sapevamo della sua vita alquanto breve. Dopo poco tempo è stata divelta ed è riapparso il lenzuolo della cocaina. Dentro e fuori la stanza sempre la stessa roba, bottiglie e stagnola usate per fumare, accendini e altri rifiuti.
Sul caso è intervenuto anche Giuseppe Carrieri, candidato di Forza Italia al consiglio comunale di Bari. “Un monumento all’incuria in uno dei fiori all’occhiello di Bari, bigliettino da visita culturale per turisti e crocieristi che approdano a Bari dal porto, distante solo poche centinaia di metri. Uno spot pessimo ai piedi del bastione cinquecentesco di Santa Scolastica, che, insieme al vicino monastero medievale benedettino, ospita il Museo Archeologico, da poco riportato a nuova vita con una spesa di milioni di euro, e a pochi passi da uno dei siti archeologici più importanti di Bari e della Puglia – si legge nella nota -. Proprio qui, in questo scrigno ricco di storia e cultura cittadina, va in scena uno spettacolo indecoroso: arredi urbani vandalizzati, rifiuti e oggetti di varia natura sparsi nell’area esterna e nel piccolo locale del bastione, originariamente chiuso da un vetro (frantumato dai vandali), poi sostituito con una grata, che evidentemente non ha scoraggiato ripetuti accessi abusivi. Un anno fa, infatti, questo spazio, ridotto a covo per tossicodipendenti, era già stato sgomberato dalla polizia locale e ripulito da rifiuti di ogni tipo. Forza Italia Bari non ci sta. Ho segnalato lo scempio alla Città Metropolitana di Bari. Il dirigente del Servizio Edilizia, patrimonio e locazioni dell’Ente ha constatato lo stato dei luoghi, rilevando anche nel vano ai piedi del bastione la presenza di vari effetti personali, appartenenti verosimilmente a uno o più senzatetto. Quindi ha informato Polizia locale, Amiu, sindaco, direttore generale e dirigente del servizio Beni culturali, e ha disposto lo sgombero del locale, la chiusura della porta di accesso e la rimozione di rifiuti di varia natura che ingombravano l’area. Non si può abbandonare così uno dei posti più importanti culturalmente della città. Il luogo dove la nostra Città è nata, che ne testimonia le radici millenarie, è ridotto a un vespasiano, disseminato di arredi urbani rotti e vandalizzati, di immondizia e siringhe. Abbiamo chiesto che questo degrado cessi, che l’accesso esterno al piccolo vano del bastione sia murato e che, d’ora in poi, il sito sia tutelato e vigilato al meglio”.