Lello non ne vuole sapere. Nonostante abbia sempre detto di essere il condirettore di Quinto Potere e abbia chiesto più volte un attestato che lo certificasse, nel momento in cui lo stavamo consegnando ci ha detto di non volerlo più. Il motivo è perché Antonio deve essere più uomo, come gli avrebbero detto altre persone. L’accusa rivolta ad Antonio non è comprensibile perché è in realtà è un autopunizione. “Non ci devono essere più queste e poi ragioniamo” riferendosi alle sbarre della comunità di cui è ospite. Lello purtroppo non ha ancora capito che non dipende da noi. Non ci vuole dire il motivo di questa sua ribellione a telecamere accese. Chissà cosa gli hanno detto.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
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