“Hanno imbarcato acqua in modo tanto rapido che non ce l’ha fatta a mantenere la linea di galleggiamento ed è andato giù a picco”. A parlare è Carmelo Sciascia, il comandante del pontone AD3 rimorchiato nel porto di Bari dopo l’affondamento del rimorchiatore Franco P. mercoledì sera.
Sciascia è uno dei testimoni oculari del naufragio. Ha risposto a poche domande dei cronisti prima di essere sentito dagli uomini della capitaneria di porto che su delega della procura stanno raccogliendo le testimonianze dei componenti dell’equipaggio.
“Ho visto tutto e niente. Ho detto io di buttarsi in acqua, ma non ce l’hanno fatta i ragazzi e sono andati giù” ha detto. Secondo il comandante le condizioni meteo “c’entrano fino a un certo punto, perché c’era mare, 3 metri e mezzo di nord est e vento”.
Sciascia chiarisce che il comandante del rimorchiatore affondato, unico superstite, “non lo abbiamo visto, lo ha preso una nave che ho chiamato io per avvicinarsi e prenderlo perché vedevamo una lucetta, perché i giubbotti hanno le lucette che si accendono quando si arriva in acqua. Se il personale – spiega – avesse indossato i giubbotti si sarebbero salvati tutti, ma non ci sono riusciti perché è stata troppo rapida la cosa e adesso si deve capire perché è stata così rapida”.