Può, chi salva le vite altrui, meritare una postazione del genere? Lo abbiamo chiesto alla Madonnina presente nel cortile-jungla dell’istituto Vittorio Emanuele di Giovinazzo dove è ospitata la postazione del 118. Siamo ritornati con la speranza che fossero state fatte delle migliorie, ma la situazione è peggiorata. La stanza adibita a spogliatoio per infermieri e autisti è divisa da alcuni armadietti di fortuna e dentro non c’è neanche una finestra. Nel deposito dei farmaci ci sono anche le bombole d’ossigeno che, in realtà, dovrebbero essere tenute all’esterno per motivi di sicurezza. È facile rischiare di prendere un calcinaccio in testa, data la pericolosità di alcuni punti della struttura. In caso di intervento dei Vigili del Fuoco il posto potrebbe essere dichiarato inagibile e la postazione del 118, fondamentale per il territorio, sarebbe chiusa. Per non parlare di come è gestito il cortile interno, una sorta di jungla abitata da una marea di topi. A tutto questo si aggiunge anche il problema della sicurezza. Negli ultimi mesi sono state rubate quattro vetture del personale. L’ultima una Mini Cooper ibrida di una dottoressa trovata sventrata a Bitonto. Il rischio è che i medici potrebbero decidere di non andare più. “Come è possibile che un luogo di lavoro non venga sottoposto a verifica degli Impianti Elettrici, Termoidraulici e antincendio a norma di legge?” si chiede un medico di turno. Il nostro invito è anche rivolto ai cittadini o agli avventori della città che parcheggiano sui posti adibiti all’ambulanza e automedica. I macchinari all’interno dei mezzi devono essere ricaricati dopo ogni intervento, se questo non succede, perché il posto in cui è presente la colonnina è occupato, potrebbero esserci gravi conseguenze nell’intervento successivo. Ricordate che anche voi potreste aver bisogno di aiuto e se i macchinari dell’ambulanza sono scarichi nulla si potrà fare per la vostra salute. Proprio per questo motivo, sia per la scarsa sicurezza che per i posti occupati da altre persone, sarebbe più logico intervenire sul cortile interno creando uno spazio per le ambulanze a automediche, ma anche per parcheggiare le auto dei turnisti. “Su questo abbiamo sollecitato più volte la direzione generale dell’Asl ma non abbiamo mai avuto risposta” conclude il medico. Insomma una situazione che ci fa pensare che ci sia una sorta di accanimento insensato con la postazione del 118 di Giovinazzo.