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Rubati gli ori di San Nicola, al setaccio i video dei quartieri: non si esclude presenza di un complice

29 Marzo 2022
– Autore: Eleonora Francklin
29 Marzo 2022
– Autore: Eleonora Francklin

L’ipotesi, come già annunciato dalla gip del Tribunale di Bari, Antonella Cafagna, era quella di un probabile complice dietro il furto degli ori di San Nicola avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 marzo. Nonostante sia stato convalidato il fermo di Farid Hanzouti, il 48enne tunisino ritenuto il ladro, e sia stata recuperata la refurtiva nel casolare a Japigia, gli uomini della Squadra mobile stanno ancora lavorando per capire chi c’è dietro il gesto del tunisino.

Per questo motivo gli agenti stanno visionando tutti i fotogrammi per riuscire a ricostruire tutti i movimenti avvenuti nella notte. Inoltre lo zaino è stato rinvenuto nel casolare dopo la prima perquisizione, rendendo possibile l’ipotesi che qualcuno in un secondo momento lo abbia lasciato nel posto in cui il 48enne si era nascosto.

Il telefonino di Farid è stato sequestrato con lo scopo di trovare un possibile ricettatore tra i contatti. La pm Angela Morea conferirà l’incarico a un consulente affinché possa tramite un accertamento tecnico capire con chi ha parlato il tunisino nei giorni prima e a seguire del furto. Una delle ipotesi è che lo stesso sia stato uno dei ladri che negli ultimi mesi ha messo a segno dei furti nel murattiano.

La Procura, secondo quanto riportato su Repubblica, ha ricostruito i movimenti del 48enne. Intorno alle 3 è arrivato in Basilica in sella a una bicicletta rossa, andando via verso le 5, come si evince dalle telecamere di sorveglianza prima della chiesa, poi di via Palazzo di Città e poi del lungomare.

L’uomo sarebbe comparso poi nelle immagini video delle telecamere del Madonnella e Japigia, fino a via San Pio all’incrocio con via Santa Teresa, poco distante vi è il casolare. Come documentato anche da noi all’interno c’è traccia del passaggio di più persone e inoltre è stata trovata una bici che non corrisponde con quella vista nei video.

Nel frattempo Farid continua a proclamarsi innocente e che le impronte rinvenute sono riconducibili alla sua costante presenza nella Basilica per chiedere del cibo al sacerdote. I gioielli sono al momento sotto sequestro per accertamento.