“L’ipotesi è che possa essere stato un furto su commissione”. Nei documenti riguardanti la convalida del fermo del 48enne tunisino Farid Hanzouti, la gip del Tribunale di Bari, Antonella Cafagna, ipotizza che il ladro abbia agito per conto di terze persone con l’intento di immettere sul mercato nero il tesoro rubato dalla Basilica di San Nicola la notte tra il 22 e il 23 marzo.
Per fortuna l’anello, l’evangelario e il medaglione sono stati ritrovati ieri pomeriggio dagli uomini della Questura di Bari. Nascosto in uno zaino, l’oro di San Nicola è stato rinvenuto nel casolare a Japigia dove il 48enne, che si proclama innocente, si era nascosto durante le ricerche della Polizia.