Il bottino portato via nella notte tra il 22 e il 23 marzo dalla basilica di San Nicola potrebbe essere già stato venduto. È questa la pista seguita dalla Polizia che resta sulle tracce dell’anello in oro, dell’evangeliario con le tre sfere d’argento e del medaglione contenente una fiala della sacra manna sottratti alla statua del patrono di Bari.
Il 50enne di nazionalità tunisina, sottoposto a fermo e con piccoli precedenti penali per furto, è stato ritrovato in possesso di soldi di cui non è riuscito a spiegare la provenienza e non ha proferito mezza parola sul bottino.
Domani è attesa la convalida del fermo, mentre resta in piedi l’ipotesi che possa essere stato aiutato da un complice. Intanto una ditta ha installato gratuitamente un nuovo impianto di videosorveglianza mentre una famiglia si è offerta di donare un nuovo anello.