Un secondo ragazzino avrebbe accusato la coppia gay salentina di abusi sessuali. I due, di 48 e 42 anni sposati con rito civile, sono ai domiciliari dopo le accuse del 15enne disabile. Adesso a puntare il dito contro di loro è un 13enne. Anche in questo caso la coppia aveva rapporti di amicizia con la famiglia tanto da invitare l’adolescente a casa, anche per dormire. Ed è proprio in questa occasione che sarebbe avvenuti i presunti abusi. Quella notte il 13enne era in compagnia di suo fratello e di un amichetto. Stando a quanto raccolto, avrebbero dormito tutti insieme e, secondo l’ipotesi accusatoria, in quella circostanza avrebbero abusato di lui. Per questo motivo l’accusa è di violenza sessuale di gruppo. In virtù di tale testimonianza, gli inquirenti hanno ritenuto necessario chiedere con una certa urgenza l’incidente probatorio per raccogliere le testimonianze dei due ragazzini in vista dell’apertura di un eventuale processo e disporre una perizia psicodiagnostica sui due ragazzini per accertare la loro capacità a testimoniare. Assistiti dagli avvocati Angelo Valente e Fabrizio Mangia, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, i due uomini hanno respinto qualsiasi tipo di addebito negando di aver mai potuto approfittare di un ragazzino disabile. Adesso la loro posizione si fa più critica con le accuse di un secondo ragazzo.