“Volevo segnalare diversi casi di malasanità pugliese. Partendo dal fatto che anche per prenotare semplici esami del sangue al Miulli è diventato ormai impossibile, ho provato a prenotare una risonanza al braccio a mio marito e la prima data disponibile è a gennaio 2025. Sono rimasta scioccata”. Inizia così la denuncia di una lettrice alla nostra redazione. Il racconto purtroppo non finisce qui e riguarda anche due dei suoi tre figli. Una triplice storia che si intreccia alle polemiche delle infinite liste d’attesa pugliesi a cui non si riesce ancora a porre rimedio.
“Venerdì mio figlio di 3 anni ha fatto una visita al Pediatrico di Bari dall’otorino – racconta -. La visita è durata solo 5 minuti, mi è stato detto che è necessario eseguire un esame audiometrico in quanto mio figlio potrebbe essere sordo ad un orecchio. Potevo farlo il giorno stesso ma dovevo fare un’altra richiesta e effettuare un’altra prenotazione. Il giorno stesso ho fatto la richiesta vista l’urgenza, oggi ho chiamato per prenotare e la prima data disponibile è a settembre. Ho provato poi a prenotare un’altra visita a mio figlio di 8 anni perché si sospetta abbia la psoriasi e la prima data disponibile è il 15 novembre, ma se vado a pagamento potrei averla anche oggi pomeriggio”.