“È online il nostro sito di monitoraggio sui tempi d’attesa in sanità. I numeri parlano chiaro: stiamo affogando nel disservizio e chiacchiere non ce ne vogliono”. A comunicarlo il consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, dei consiglieri Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo, e del responsabile regionale del settore sanità Alessandro Nestola. “Sino a questo momento non c’è mai stato un sito organico di monitoraggio, perché studiare i dati mette in evidenza sia i problemi oggettivi che i disservizi organizzativi. Il metodo del governo attraverso i dati, in buona misura, mette fuori gioco le chiacchiere, le scuse, richiamando politici e burocrati alla responsabilità e alla disciplina, e ogni tipo di beffa. Non è un caso, infatti, che l’amministrazione regionale non assembli e renda accessibili tutti i dati di monitoraggio, nonostante paghi e curi le attività di raccolta. Il nostro sito, molto semplice, realizzato artigianalmente e senza alcun supporto economico e unico nel suo genere in Puglia, si alimenta attraverso i dati dei cruscotti delle singole Asl – pur se pubblicati in modo oscuro sui diversi siti – e i dati delle settimane indice prodotti da Innova Puglia e in grado di mettere a confronto i tempi d’attesa tra l’attività istituzionale e quella libero-professionale a pagamento. Ne viene fuori una generalizzata problematicità, su cui sarebbe il caso di prendere finalmente posizione, senza cincischiare e senza scarica barile. Il portale, pubblicato sul sito di Azione Puglia è stato interamente realizzato da Alessandro Nestola, responsabile regionale sanità del partito, ed è suddiviso in due sezioni ed entrambe valutate, a scelta, su scala regionale o delle singole aziende: l’una di monitoraggio dei tempi d’attesa per ogni prestazione e l’altro di raffronto tra i tempi d’attesa per l’attività istituzionale o a pagamento, comparando in modo omogeneo i dati, ossia a parità di prestazione richiesta, ore lavorate e personale impiegato. Il portale, attivo e accessibile da oggi, sarà un cantiere sempre aperto, per apportare innovazioni e ingrandire la quantità di dati processati. E tutto questo con l’obiettivo di rendere a portata di mano ogni tipo d’informazione, così da svegliare al proprio dovere chiunque stia sonnecchiando e mettere le persone nelle condizioni di reclamare i propri diritti, senza subire prese in giro”.
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- di: Raffaele Caruso
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