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Sanitaservice Policlinico Bari, inquadramento sbagliato nei contratti. Cisl: “Verso decine di cause di lavoro”

13 Settembre 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere
13 Settembre 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere

“Nella Sanitasercive Policlinico di Bari si sta applicando in maniera errata il CCNL Sanità Privata Aiop/Aris”. La Cisl Fp scrive al direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, per richiedere un incontro urgente e la disamina di diversi punti errati nel contratto del personale Sanitaservice. “Vogliamo delle risposte e degli adeguamenti in merito all’inquadramento dei dipendenti con livello A1 anziché nel livello A2 per la categoria degli addetti alle pulizie, commessi e ausiliari a far data dal mese successivo al compimento di una anzianità di tre anni di servizio nella stessa azienda e con la stessa qualifica; per gli impiegati d’ordine occupati c/o il Cup, inquadrati nel livello B anziché nel livello B1 a far data dal mese successivo al compimento di una anzianità di 5 anni di servizio nella stessa azienda e con la stessa qualifica; per i portieri centralinisti inquadrati erroneamente dalla data di assunzione nel livello A e poi nel livello A1 anziché nel livello B sin dall’inizio del rapporto di lavoro”.

“Tale inosservanza contrattuale – continua il sindacato – sta determinando un pernicioso scivolamento dei diritti contrattuali dei lavoratori in una serie di dispendiosi contenziosi legali con una prospettiva di presenti e futuri esborsi riparatori che meriterebbero un urgente vostro intervento e di tutte le istituzioni che ci leggono per conoscenza, per evitare un colpo duro al bilancio della società ma soprattutto per evitare uno spreco di denaro pubblico per difese ad oltranza nelle aule di tribunale di pretese o valutazioni aziendali che appaiono assolutamente improprie rispetto al panorama nazionale e regionale in materia di applicazione del suddetto CCNL e sicuramente foriere di futuri gravami finanziari”.

“Basti pensare, tanto per fare un esempio, che un portiere-centralinista dipendente della Sanitaservice Policlinico dal 2011, e ce ne sono diversi che fanno a tutt’oggi la stessa mansione in servizio, per vedersi riconosciuto il suo livello contrattuale B anziché il livello A e poi A1, ha dovuto affrontare tre gradi di giudizio, tutti a suo favore con ultima sentenza della Cassazione pubblicata il 22/06/2023 e condanna della Società al pagamento delle differenze retributive a favore del lavoratore sin dalla sua assunzione avvenuta come anzidetto nel lontano 2011 oltre accessori e spese legali. Importi di spese legali sono state rifondate sempre dalla Sanitaservice Policlinico di Bari, in tutti i gradi di giudizio oltre al costo del proprio patrocinio legale per i tre gradi di giudizio. Se dovessimo contabilizzare quanto denaro pubblico si è speso per questa singola causa di lavoro, ci sarebbe da costruire un monumento all’utilizzo meno efficace possibile di denaro pubblico. Il paradosso è che decine di altre posizioni lavorative che svolgono mansioni identiche a quella del lavoratore vittorioso in tribunale continuano ad essere sotto inquadrati contrattualmente per una valutazione aziendale di identificazione in un’errata declaratoria contrattuale di “telefonista-commesso” anziché di “portiere-centralinista”, che poi è la stessa che ha avuto torto in tre gradi di giudizio. Come dire, quante cause di lavoro ancora si devono affrontare per poi pagare con denaro pubblico fior di quattrini, tra sacrosanti diritti contrattuali negati dei lavorati ed evitabilissime spese legali?” si chiede la Cuisl.

“Per quanto concerne, invece, i dipendenti attualmente inquadrati nel livello A1, gli stessi come detto prima, dovevano passare automaticamente al livello A2, come recita l’art.52 del CCNL Sanità Privata, al terzo anno di anzianità con la stessa qualifica, avendo acquisito “esperienze di mestiere”(così è scritto letteralmente nel contratto collettivo) attraverso i quali il lavoratore ha maturato qualificazione professionale operando dai reparti a basso rischio, via via a medio e alto rischio, non dimenticando l’utilizzo nel periodo Covid, senza necessità di ulteriori corsi di formazione e aggiornamento professionale che rappresentano un’alternativa al requisito dell’ esperienze di mestiere, per il passaggio di livello da A1 ad A2 e non una doppia condizionalità. Ci preme sottolineare, tanto per fare alcuni esempi a noi vicini che nelle altre Sanitaservice di Puglia o come in ogni struttura dove si applica il CCNL Sanità Privata Aiop/Aris, tutti i dipendenti con livello A1 sono stati inquadrati, trascorso il previsto triennio nel livello A1, nel livello A2 e giustamente e doverosamente non si sono affollate le aule di tribunale o incaricati studi legali per inutili contenziosi per contrastare questo sacrosanto diritto contrattuale! Questa paradossale situazione del mancato passaggio dal livello A1 al livello A2 sta portando anch’essa ad un incremento del contenzioso per l’affermazione di tale diritto che rischia di esplodere a breve nella sua totalità dei pendenti interessati (oltre 500), qualora non dovesse essere definita una soluzione negoziale a tale difforme applicazione del dettato contrattuale. Si stimano cifre ingenti per arretrati dovuti ai lavoratori in caso di soccombenza nei contenziosi. Anche gli impiegati d’ordine occupati presso il Cup o in altri uffici, inquadrati al livello B, dopo 5 anni di anzianità nella qualifica, senza nessun’altra condizionalità, devono passare al livello B1, cosa che viene negata dall’Azienda per un errato richiamo all’art.48 del CCNL Sanità Privata, la c.d. progressione orizzontale, per giunta congelata dall’ultimo rinnovo contrattuale, che non preclude invece gli automatismi di passaggio di livello previsti dall’articolo 52, e quindi in questo caso passaggio da B a B1, come è scritto proprio nel penultimo capoverso dell’art.48 a cui si rifà la stessa Azienda per rifiutare tale diritto. Incredibile ma vero!!! Insomma errori applicativi del CCNL che porteranno la Società ad un esborso finanziario esplosivo in caso di soccombenza in giudizio su tutta la linea di applicazione dei livelli di inquadramento. Procedure che invece in altre Sanitaservice della Puglia e non del Pianeta Marte, come si è detto, anche inizialmente ostacolate sono poi rientrate in “salvifici” accordi sindacali che hanno soddisfatto i lavoratori e non stravolte le casse delle società Sanitaservice interessate. Nondimeno per importanza: l’applicazione del disposto contrattuale ex articolo 68 del CCNL Sanità Privata per il riconoscimento del diritto al servizio mensa e/o servizio sostitutivo (ticket mensa) non ha trovato accoglienza da parte della Sanitaservice Policlinico nonostante le ripetute sollecitazioni di questa O.S., che per giunta ha conseguito un’affermazione di tale diritto fino in Cassazione, anche per strutture di questo territorio, con importanti riconoscimenti risarcitori per periodi pregressi per i dipendenti”.

“Premesso tutto quanto sopra – conclude la Cisl – si invita la Direzione Generale del Policlinico ad un intervento presso la struttura manageriale della Sanitaservice Policlinico per un rispristino del dettato contrattuale e si chiede l’attivazione di un tavolo di confronto negoziale per portare a soluzioni positive questa potenziale esplosiva situazione. Si chiede altresì all’Ispettorato territoriale del lavoro un intervento di verifica per l’applicazione di tutte le norme di legge e di contratto, per violazioni segnalateci dell’articolo 2103 del codice civile oltre che delle norme contrattuali suddette e delle relative differenze contributive. Si invitano altresì le autorità istituzionali e politiche regionali oltre che gli organi giudiziari che ci leggono in copia, a monitorare attentamente questa situazione denunciata che rischia di bruciare sull’altare dell’ostinazione al ricorso perpetuo di cause di lavoro, migliaia e migliaia di euro di denaro pubblico. Restiamo a disposizione per qualsiasi audizione anche presso la III Commissione Regione Puglia”.