“Un proverbio popolare che dice “passato il Santo passata la Festa”, oggi più che attuale, rispecchia la politica regionale e i vertici della Sanitaservice del Policlinico di Bari. La Pandemia Covid, che “festa” non è stata per tutti noi ma anzi ha seminato morte e disperazione aveva dato sfogo alla retorica rappresentando i lavoratori e le lavoratrici della sanità come eroi, angeli e chi più ne ha ne metta. Oggi però la Sanitaservice del Policlinico di Bari, dopo aver assunto decine di precari per sopperire alla crisi dettata dal Covid, con una serie di proroghe per mancanza di personale vuole scaricare i lavoratori e le lavoratrici che tanto hanno fatto e rischiato nel periodo pandemico e non solo”. Lo sottolinea l’Unione Sindacale di Base riportando l’attenzione sulle condizioni di precariato dei lavoratori della sanità impiegati nel Policlinico di Bari.
“Parliamo di 90 persone che la direzione della Sanitaservice del Policlinico di Bari, con il nulla osta della Regione Puglia, ha proceduto ad assumere con contratti a termine. Oggi, però, questi lavoratori non solo sono a casa ma rischiano di non trovare riscontri concreti alle tante “promesse” di stabilizzazione fatte in questi mesi. Per queste ragioni l’USB, insieme al comitato spontaneo nato tra i lavoratori, lunedì 6 marzo terrà un presidio dinanzi alla sede della Giunta Regionale a Bari. L’USB chiede che le Istituzioni regionali, in primis la parte politica, insieme al Dipartimento regionale alla Salute e al Policlinico di Bari esprimano chiaramente da che parte stanno! Ancor più dopo la stabilizzazione ottenuta dall’USB dei precari tarantini abbiamo bisogno di chiarezza e certezze. Nessun lavoratore deve essere tenuto fuori dalla stabilizzazione. Nessun lavoratore sia tenuto all’oscuro delle decisioni delle Sanitaservice né ostaggio della politica”.