Da Japigia a Sannicandro, torniamo ad occuparci del filone delle case popolari. Un esempio che calza a pennello per la nostra rubrica “La burocrazia ci ammazzerà tutti”. La storia ha come protagonisti alcuni assegnatari di 10 appartamenti popolari che hanno presentato l’istanza per partecipare alla graduatoria ad inizio 2017. L’Arca ha dato l’agibilità a luglio 2020, il 15 febbraio del 2021 è stata presentata la graduatoria provvisoria e chi è stato escluso ha presentato ricorso.
I tempi si sono così allungati di qualche mese, ad ottobre è stata pubblicata la stessa identica graduatoria, sempre provvisoria, con la promessa da parte del Comune di consegnare le case ai vincitori entro Natale.
Il 25 dicembre però gli appartamenti sono ancora vuoti, ma il 31 dicembre è stata pubblicata finalmente la graduatoria definitiva, con tanto di sorteggio per gli ex aequo, inviata dal Comune all’Arca. Ma i problemi non finiscono qui.
Gli assegnatari vincitori devono certificare la permanenza dei requisiti presentati nel 2017 con un’autocertificazione, mentre il Comune si è affidato ad un’agenzia esterna per svolgere tutti i controlli a partire dalla prossima settimana. La speranza è che entro Pasqua la situazione si sblocchi una volta per tutte.